In questo articolo andremo a vedere alcuni aspetti e passaggi fondamentali per la finitura dei componenti medicali, come l’elettrolucidatura, la sabbiatura e la mordenzatura.

Elettrolucidatura metalli nei componenti medicali

Tra le varie finiture superficiali che i componenti medicali (sia impiantabili che gli strumentari) possono ricevere vi è la elettrolucidatura metalli.

Con questo processo, utilizzato sia sul titanio che sugli AISI, si migliorano varie caratteristiche dei componenti medicali.

Nel caso dell’elettrolucidatura metalli, in questo caso deltitanio, questo processo lo rende più resistente alla corrosione e alle alte temperature, così come aumenta la sua elevata resistenza alla trazione e la sua biocompatibilità.

Il processo dell’elettrolucidatura metalli rimuove una quantità controllata di materiale dallo strato esterno, eliminando le imperfezioni superficiali, spigoli vivi e bave.

Per quanto riguarda gli acciai inox ad uso per componente medicale, il processo rimuove le micro imperfezioni superficiali. Dopo aver subito il processo, infatti, i componenti medicali ottengono una finitura lucida, liscia ed estremamente pulita.

Sabbiatura e mordenzatura dei componenti medicali

In alcune applicazioni, come ad esempio gli impianti dentali, ma non solo, la mordenzatura dei componenti medicali unita alla sabbiatura è un processo determinante per il buon funzionamento del dispositivo medico impiantabile.

L’abbinamento di questi due processi – sabbiatura e mordenzatura, dopo l’elettrolucidatura metalli – permette al componente di titanio di avere una doppia rugosità della superficie in grado di favorire una veloce e salda osteointegrazione.

La macrorugosità, ottenuta dalla sabbiatura con particelle a granulosità grossa, agevola l’ancoraggio osseo.

La microrugosità, ottenuta dalla mordenzatura, crea al contrario un ambiente ideale per la proliferazione delle cellule osteoblastiche.